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Standard per la rappresentazione XML e l’identificazione univoca del patrimonio informativo di natura giuridica

Consultazione pubblica

La consultazione pubblica per questo documento è attiva dall’XX xxxxxx al XX xxxxxx 2018.

Questo documento raccoglie il testo della circolare Standard per la rappresentazione XML e l’identificazione univoca del patrimonio informativo di natura giuridica, disponibile per la consultazione pubblica.

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Istruzioni per la consultazione pubblica

Informazioni sulla consultazione

  • Durata della consultazione: dall’XX xxxxxx 2018 al XX xxxxxx 2018
  • Settore: ICT

Esiti della consultazione

I risultati della consultazione pubblica on line saranno presi in considerazione dall’Agenzia per l’Italia Digitale per la redazione del testo definitivo.

Destinatari

XXXXXXXXX

Obiettivo della consultazione

XXXXXXXXXX

Come partecipare

Gli Standard per la rappresentazione XML e l’identificazione univoca del patrimonio informativo di natura giuridica sono pubblicate su Docs Italia ed è possibile commentarle su Forum Italia.

È possibile inviare i propri commenti fino al XX xxxxxx 2018.

Contesto normativo di riferimento

L’articolo 14-bis comma 2, lettera a) del decreto legislativo 7 marzo 2005 n.82 e s.m.i., (Codice dell’Amministrazione Digitale), stabilisce che tra le funzioni svolte dall’Agenzia per l’Italia Digitale, vi è l’emanazione di regole, standard e guide tecniche in materia di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, interoperabilità e cooperazione applicativa tra sistemi informatici pubblici e quelli dell’Unione europea.

Allo stesso articolo articolo 14-bis il comma 3 stabilisce che l’Agenzia per l’Italia Digitale contribuisce all’attuazione di iniziative volte all’attività di informatizzazione della normativa statale vigente, come previsto dall’articolo 3, comma 2 lettera b) del decreto legislativo 1 dicembre 2009, n. 177.

L’Agenzia per l’Italia Digitale nell’ambito delle proprie attività istituzionali in materia di informatizzazione delle normativa, ha contribuito alla realizzazione di “iniziative volte a facilitare la ricerca e la consultazione gratuita della normativa da parte dei cittadini” nonché “allo studio e applicazione […] di sistemi avanzati di trattamento informatico e marcatura” degli atti normativi nell’ambito del fondo istituito ai sensi dell’articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.

L’Agenzia per l’Italia Digitale detiene inoltre gli standard nazionali emanati con le Circolare 6 novembre 2001 n. AIPA/CR/35 recante “Assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici” e la Circolare 22 aprile 2002 n. AIPA/CR/40, recante “Formato per la rappresentazione elettronica dei provvedimenti normativi tramite il linguaggio di marcatura XML” e tutte le loro successive evoluzioni, noti nel loro complesso come “standard Normeinrete” e ne cura la documentazione esplicativa per la loro applicazione.

Tali standard sono adottati dallo Stato per la banca dati della normativa statale vigente “Normattiva”, dalla Corte Suprema di Cassazione, nonché dalle banche dati normative delle Assemblee legislative regionali.

Finalità

Considerato il contesto normativo di riferimento appena illustrato, l’Agenzia per l’Italia Digitale emana la presente circolare al fine di:

  • adottare standard allo stato dell’arte per la rappresentazione elettronica e l’identificazione univoca in rete delle risorse documentali del patrimonio informativo giuridico, che sostituiscano progressivamente i citati “standard Normeinrete”;
  • individuare l’insieme degli standard che, in coerenza con quanto indicato al punto precedente, consentano la gestione degli elementi informativi dei documenti giuridici sotto forma di metadati, ontologie, tesauri, e linguaggi di rappresentazione delle regole giuridiche.

La necessità di procedere all’adeguamento tecnologico degli “standard Normeinrete” deriva dall’esigenza di definire modalità evolute di rappresentazione del documento giuridico al fine di promuovere lo sviluppo di servizi a valore aggiunto che consentano una migliore fruizione del patrimonio giuridico italiano, agevolando nel contempo l’integrazione con gli standard adottati dagli altri stati membri dell’Unione Europea.

L’adozione degli standard a livello nazionale agevola le Pubbliche Amministrazioni nell’attuazione della previsione Codice dell’Amministrazione Digitale, che sono tenute a favorire “ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili e migliorare la qualità dei propri atti” come stabilito dall’articolo 9 dello stesso Codice dell’Amministrazione Digitale.

Occorre quindi procedere all’individuazione di nuovi standard che permettano di rispondere alle esigenze di accrescere l’interoperabilità tra le banche dati giuridiche (anche a livello europeo ed internazionale), di sostenere i paradigmi semantici della società della conoscenza, nonché di garantire il pieno sviluppo delle potenzialità offerte dagli open data.

Identificazione dei nuovi standard

Al fine di raggiungere gli scopi di cui al paragrafo precedente l’Agenzia per l’Italia Digitale ha tenuto presente che:

La seguente tabella sintetizza gli standard utili alla modellazione di tutta la catena informativa dei documenti giuridici, riconosciuti a livello nazionale, europeo ed internazionale.

Livello Standard proposto Vantaggi
IRI persistenti per le risorse giuridiche ELI e ECLI 2.0 (per le sentenze emesse da organi giurisdizionali) Interoperabilità con le istituzioni europee
Akoma Ntoso naming convention per l’Italia Sintassi http e FRBR model
URN:LEX Compatibilità con URN:NIR
Struttura documentale Akoma Ntoso 3.0 Allineamento con gli standard internazionali
Metadati ECLI 2.0 metadati (per le sentenze emesse da organi giurisdizionali) Interoperabilità con le istituzioni europee
LKIF RDF trasformazione dei metadati di AKN Compatibilità con Linked Open Data
METS PREMIS Metadati di conservazione archivistica
ELI Interoperabilità con le istituzioni europee, ontologia attualmente adottata per il portale Gazzetta Ufficiale e Normattiva
Ontologie UNDO Ontologia sincronizzata con Akoma Ntoso
OSR e OCD Ontologia del Parlamento italiano
LKIF Ontologia giuridica internazionale
Tesauri Tesauri attualmente adottati sui vari sistemi: EuroVoc, WordNet Riuso di quanto attualmente in esercizio, in prima istanza Tesauro giuridico multilingua Europeo e Risorsa linguistica multilingua
Regole giuridiche LegalRuleML Linguaggio per la formalizzazione di regole giuridiche
Trust PROV-O Ontologia per modellare i metadati relativi alla provenienza
[1]http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=OJ:C:2012:325:FULL&from=IT
[2]https://eur-lex.europa.eu/eli-register/about.html
[3]https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=OJ:C:2011:127:FULL&from=IT
[4]https://e-justice.europa.eu/content_european_case_law_identifier_ecli-175-en.do
[5]https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/0/920095/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione2-h3_h39
[6]https://ec.europa.eu/isa2/sites/isa/files/actions/2016.38_en.pdf
[7]https://www.unsceb.org/content/akn4un
[8]http://lg-patrimonio-pubblico.readthedocs.io/it/latest/arch.html#formati-aperti-per-i-documenti
[9]Il progetto LexDatafication è coordinato dal Team per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Storia del Diritto, Filosofia e Sociologia del Diritto e Informatica Giuridica (CIRSFID) e dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Bologna.

Iter di adozione dei nuovi standard

L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in qualità di gestore di Normattiva [10] ha verificato la compatibilità con gli standard attualmente in uso, constatando un basso impatto per l’adozione di:

  • Akoma Ntoso per la rappresentazione dei documenti giuridici in maniera struttura;
  • URN:Lex, ELI ed ECLI per l’identificazione in rete mediante IRI persistenti dei documenti giuridici.

Per i rimanenti standard indicati nella precedente tabella, e più in generale per nuovi standard che saranno individuati in futuro, al fine di assicurare la loro graduale adozione nel contesto italiano, l’Agenzia per l’Italia Digitale costituisce un “Forum Nazionale per l’informazione giuridica” (di seguito Forum) con compiti consultivi e propositivi.

Al Forum partecipano i soggetti interessati all’applicazione degli standard per la modellizzazione dei documenti giuridici: gli stakeholders istituzionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei deputati e Senato della Repubblica, Corte di Cassazione, Ministero della Giustizia, Assemblee legislative regionali e delle province autonome) ed altri soggetti quali enti di ricerca.

Il Forum esamina e valuta l’impatto per l’attuazione di nuovi standard nonchè le modalità di loro applicazione.

Le attività svolte dal Forum per l’adozione di nuovi standard sono finalizzate ad assicurare:

  • la sperimentazione dei nuovi standard su un insieme significativo di documenti giuridici;
  • la verifica/predisposizione di documentazione per l’utilizzo dei nuovi standard;
  • l’individuazione di strumenti informatici a supporto dell’applicazione dei nuovi standard.

L’Agenzia per l’Italia Digitale aggiorna la presente Circolare sulla base dei lavori del Forum.

[10]https://www.ipzs.it/ext/normattiva.htm

Adozione nuovi standard di riferimento

L’Agenzia per l’Italia Digitale, assunto il quadro tecnico di riferimento precedentemente illustrato, con la presente circolare:

  • adotta lo standard Akoma Ntoso [11], nella sua ultima versione disponibile, per sostituire il “formato per la rappresentazione elettronica dei provvedimenti normativi tramite il linguaggio di marcatura XML”, emanato dall’Autorità per l’informatica nella Pubblica Amministrazione con Circolare 22 aprile 2002 n. AIPA/CR/40, nonché ogni sua successiva versione;
  • adotta gli standard URNLex, ELI ed ECLI, nelle ultime versioni disponibili, per sostituire il formato finalizzato all’“assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici” emanato dall’Autorità per l’informatica nella Pubblica Amministrazione con Circolare 6 novembre 2001 n. AIPA/CR/35 nonché ogni sua successiva versione.

La presente circolare entra in vigore dal giorno della sua pubblicazione sul sito web dell’Agenzia per l’Italia Digitale e sostituisce le predette circolari Circolare 22 aprile 2002 n. AIPA/CR/40 e Circolare 6 novembre 2001 n. AIPA/CR/35

Sul proprio sito istituzionale L’Agenzia per l’Italia Digitale:

  • pubblica la documentazione tecnica necessaria ed utile alla conoscenza e all’applicazione dei nuovi standard adottati in forza della presente circolare;
  • rende disponibili gli strumenti open source, in corso di predisposizione da parte degli istituti di ricerca, per supportare le attività di conversione delle banche dati esistenti.

A decorrere dalla pubblicazione della presente circolare la realizzazione di ogni nuova banca dati giuridica dovrà essere effettuata secondo gli standard adottati.

Le attività di conversione agli standard indicati delle banche dati giuridiche già esistenti dovranno essere completate entro XX mesi dalla data di entrata in vigore della presente.

[11]http://docs.oasis-open.org/legaldocml/akn-nc/v1.0/
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